venerdì 18 aprile 2014

Cosa fare quando si trova un gatto abbandonato

Gatti Randagi
A differenza dei cani, per cui la legge impone il microchip o il tatuaggio, per i gatti un collegamento diretto con il padrone non è possibile. Di conseguenza non è allo stesso modo possibile sanzionare o punire chi li abbandona o maltratta.

Gli enti locali sono molto spesso dotati di soli canili sanitari, ma non di gattili. Per cui la custodia e la cura di eventuali gatti randagi, maltrattati o abbandonati, cade da che mondo è mondo sulla caritatevole, costante, lodevolissima e personale opera delle gattare che seguono le numerose colonie sul territorio, oppure sull’operato volontario delle Associazioni Animaliste.

Non esiste quindi per i gatti una procedura istituzionale come per i cani al momento di un ritrovo, ma possiamo dare comunque una serie di consigli su come operare al fine di ottenere comunque lo stesso risultato.

Ecco quello che si può fare quando si ritrova un gatto abbandonato o smarrito.

  1. Cercare di trattenere il gatto per impedirgli di allontanarsi. Questo dipenderà molto dallo stato in cui si trova, dal luogo, dalla paura e dalle sue abitudini. Se il gatto è docile e si lascia facilmente avvicinare e coccolare è sicuramente un gatto domestico. Accertarsi prima di tutto che non abiti nelle vicinanze e che non sia abituato ad uscire di casa.

  2. Constatare subito ad occhio le sue condizioni di salute e nutrizione. Provare ad offrire cibo ed acqua (non dare latte vaccino, spesse volte è causa di problemi intestinali, quindi meglio evitarlo). Ormai croccantini e cibo umido per gatti sono venduti anche nelle più piccole botteghe o panifici.

  3. Verificare se il gatto è stato tatuato dall’ULSS20 controllando all’interno dei padiglioni auricolari. Questo è un segno evidente di come il gatto sia di una colonia felina controllata e tutelata oppure che il gatto era stato precedentemente preso in carico da qualche associazione.

  4. In ogni caso sarebbe utile far visitare il gatto ad un veterinario, per constatarne le condizioni di salute, eventuali malattie istantaneamente diagnosticabili o apportare le prime cure mediche necessarie. Notoriamente i veterinari sono liberi professionisti, quindi l’ammontare della parcella per la visita starà solo al loro buon cuore. E per noi Volontari la situazione non cambia.

  5. Affiggere il prima possibile dei volantini del gatto trovato (ovviamente molto meglio con foto) nella zona di ritrovamento. Se possibile poi diffondere la notizia nei luoghi di maggior passaggio come supermercati, fermate di mezzi pubblici, negozi di articoli per animali, ecc. Diffondere la segnalazione presso gli ambulatori veterinari e tutte le Associazioni Animaliste di Volontariato presenti in zona.

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